Pierre Puget, Immacolata (Albergo dei Poveri)

Pierre Puget, Immacolata

Autore : Pierre Puget

Titolo dell'opera : Immacolata

Data : 1668-70

Ubicazione : Chiesa dell'Albergo Dei Poveri

Materiale : Marmo

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Descrizione dell'opera

Pierre Paul Puget (Marsiglia, 31 ottobre 1620 – Marsiglia, 2 dicembre 1694) è stato un pittore e scultore francese. Fu uno degli artisti del periodo che maggiormente si avvicinò ed intraprese la strada artistica del barocco italiano, avendo risentito in particolare l'influsso del Bernini e di Pietro da Cortona. Operò in parte in Italia, in particolar modo a Genova, dove è attestata la sua presenza dall'anno 1661 al 1668.

Tra le tante opere artistiche che gli furono commissionate a Genova, ci fu anche quella dell'Immacolata, per l'Albergo Dei Poveri: l'opera venne commissionata a Puget l'11 agosto 1666 da Emanuele Brignole, per la chiesa in costruzione all'interno della struttura. La spesa iniziale pattuita fu di 950 reali; successivamente, in data 6 dicembre 1670, fu effettuato il saldo del pagamento, con una maggiorazione di altri 50 denari, a esprimere la piena soddisfazione del committente; successivamente la statua fu portata all'Albergo nel giugno 1671.

La figura scolpita dall'artista mostra una straordinaria forza, collegata ad una ricerca di coerenza delle masse, stile probabilmente proveniente da uno stretto legame e contatto della formazione romana, mentre la tendenza alla plasticità del movimento sembra riflettere le ambizioni tipiche del periodo genovese. L’Immacolata di Puget sembra testimoniare un desiderio di fusione più che un gioco di concorrenza: sensibilità, naturalismo, effetti di spazio, intrecciati con un interesse e uno studio approfondito del corpo umano; l'artista si impadronisce dello spazio, lo carica di volumi pesanti, lo intarsia di vuoti multipli, riuscendo a creare un effetto unico nel suo genere.

La scultura dell'Immacolata eseguita dall'artista è ancora oggi collocata sull'altare maggiore della chiesa dell'Albergo (un contesto attuale questo, che rispetto ai desideri della committenza mantiene inalterato solo il rapporto della statua con lo spazio della cupola) mentre tutti gli altri marmi pugettiani si trovano attualmente in luoghi diversi da quelli originari.

E' presente inoltre un calco della scultura, di cui esiste in aggiunta una seconda copia conservata al Musée des Beaux-Arts di Marsiglia, riproduce il gruppo marmoreo originario, con la figura dell'Immacolata al centro, posizionata su un basamento scolpito con nubi, angeli e cherubini. Il permesso per l'esecuzione del calco fu concesso il 21 novembre 1906 con delibera dell'amministrazione dell'Albergo; prima di iniziare i lavori, il 21 agosto 1907, fu preso atto delle condizioni in cui la statua si trovava. A lavori compiuti, il 6 settembre 1907, il gruppo, di cui si constatò non avere subito danni, fu ricollocato sull'altare maggiore. Il calco fu commissionato dallo scultore marsigliese Carli, che ne sorvegliò l'esecuzione; l'opera di Vittorio Bianchi, è di buona fattura.

Un bozzetto di terracotta della scultura, probabilmente tardo seicentesco, è da correlarsi al gruppo marmoreo, e attualmente si trova in una collezione privata genovese; L'Immacolata dell'Albergo è inoltre riprodotta in un dipinto di collezione privata, attribuita a Domenico Piola, e in un disegno di Paolo Gerolamo Piola. Dipende dal modello pugetiano anche il bozzetto di Giovanni Battista Carlone, con l'Immacolata e i quattro santi protettori di Genova (1667) riguardante l'affresco della facciata principale dell'Albergo Dei Poveri, ora perduto.

Emanuele Brignole, nel suo testamento dell'8 giugno 1677 lasciò in eredità la scultura alla chiesa dell'Albergo. L'attuale altare maggiore, su cui è collocato il gruppo pugetiano, fu posto in opera nel 1751 su disegno di Francesco Maria Schiaffino, e sostituisce l'altare seicentesco originale per il quale sappiamo che lo stesso Brignole aveva chiesto un progetto a Puget; l’artista, durante la stipula del contratto, si impegnava ad eseguire l’opera entro un anno e mezzo dalla firma del contratto per la somma di 2800 scudi, moneta francese pari a 2800 lire. Nessuna delle due commissioni fu realizzata dal marsigliese, probabilmente per il costo troppo elevato, e per la volontà di arrivare in fretta all’apertura della chiesa, inaugurata il giorno dell’ascensione del 1673. L’incarico comunque si situa dopo il contratto di Emanuele Brignole con Puget, e fa supporre che fin dall’inizio fosse stato concepito il progetto di affidare al marsigliese anche il modello dell’altare, mai realizzato. La presenza dell’artista francese a Genova, proprio negli anni cruciali di edificazione della chiesa, e il suo lungo e continuo rapporto di fiducia con Emanuele Brignole e l’Albergo, inducono ad avanzare l’ipotesi di un suo più ampio intervento anche a livello architettonico all’interno dell’intera struttura.

Le varie vicende storiche susseguitesi nei secoli, hanno fatto si che quasi nessuna delle opere affidate a Puget dalla committenza genovese sia stata interamente portata a termine dallo scultore, o messa in opera secondo il suo progetto, e che solo alcune di esse, come l’Immacolata dell’Albergo, si conservino ancora nella collocazione primitiva, anche se strutturata in maniera non sempre uguale a quella d’origine. Questa realtà unita al fatto che le condizioni conservative di alcuni marmi non sempre ne agevolano la lettura, ha contribuito a complicare il discorso critico che su di essi si è andato costruendo. La ricognizione dello stato conservativo dei manufatti pugettiani effettuati a Genova, ha permesso attraverso un esame ravvicinato di fare una serie di osservazioni che, verificate alla luce della documentazione storica e dei rapporti con opere a essi direttamente o indirettamente riferibili, si sono rivelate utili ai fini conoscitivi con l’approfondimento di aspetti tecnici non del tutto ancora indagati.

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Fonti

- Raffaele Soprani, Le Vite de' Pittori, Scultori ed Architetti genovesi e de' Forastieri che in Genova operarono, con alcuni ritratti degli stessi, Genova 1674. pp-107; pp.325

"Quest'opera è di rara bellezza [...]. Il marmo v'è lavorato con delicatezza e maestria; gli angioli e i nudi delle anime mostrano quanto possa fare l'arte: e la grazia del Puget, con la morbidezza del Bernino, in singolar maniera vi risplendono."

- Carlo Giuseppe Ratti. Storia de' pittori scultori et architetti liguri e de' forestieri che in Genova operarono, secondo il manoscritto del 1762, a cura di Maurizia Migliorini, Genova 1997. (reperibile online su Fosca, sezione Fonti e documenti online

"Vistesi tali opere fu tosto da' deputati dell'Albergo de' poveri impiegato a lavorare la bella statua della Vergine assonta al cielo, che si vede locata sul maggiore altare della chiesa di questo Albergo, con una nube al di sotto con molti angioli, cosa che riuscì di bellezza singolare che il celebre monsieur Le Gros in Roma volle averne copia. "

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Bibliografia

- Terminiello Rotondi Giovanna, Puget trecento anni dopo, Luc Georget, Alessandro Sauli, San Sebastiano, in: Pierre Puget (Marsiglia 1620 - 1694) un artista francese e la cultura barocca, Electa, Elemona editori associati, Milano 1995, pp. 66-68 e pp. 112-116.

- Magnani Lauro, Pierre Puget a Genova per una committenza aggiornata, in: La scultura a Genova e in Liguria dal Seicento al primo Novecento, volume secondo, Industriale grafiche editoriali f.lli Pagano , Genova 1988, pp. 135-138.

- Magnani Lauro, Pierre Puget, uno scultore barocco fra Genova e la corte di Francia, in: Boccardo Piero, Clario Di Fabio, Philippe Sénéchal (a cura di), Genova e la Francia, opere, artisti, committenti, collezionisti, Silvana Editoriale, Milano 2003. pp. 114-117.

- Magnani Lauro, La scultura delle forme della tradizione alla libertà dello spazio barocco, in: Gavazza Ezia, Terminiello Rotondi Giovanna (a cura di), Genova Nell'età barocca, Nuova Alfa Editoriale, Genova 1992, pp. 294

 

Immagini

Descrizione

 

Ultimo aggiornamento 26 Ottobre 2022